Grande successo nell’aula magna della scuola Verga
Un progetto lettura che unisce calcio e legalità
L’Associazione Allibratori legge Saviano alle classi terze
Per il progetto lettura le classi terze della scuola media Verga hanno quest’anno affrontato un argomento particolarmente delicato: quello della “legalità”. Per farlo è stato scelto l’autore contemporaneo che per antonomasia, in Italia, rappresenta l’indagine e la lotta alla criminalità organizzata. Si tratta di Roberto Saviano, giornalista e scrittore che in seguito alla pubblicazione di Gomorra, noto romanzo-reportage sulla camorra, tuttora vive sotto scorta. Di Saviano è stato scelto un racconto breve e raffinato, a tratti ironico e poco conosciuto che parla ai ragazzi e dei ragazzi.
Supersantos è una storia che fin dalle prime pagine disegna sul volto del lettore un sorriso, descrivendo situazioni quotidiane nelle quali qualsiasi persona che abbia nella sua vita preso a calci un pallone non può non riconoscersi. Tutto ha inizio con il calcio di strada nelle piazze napoletane. Qualcosa di innocuo e innocente che hanno fatto, fanno e faranno tutti i bambini. Un gioco insomma, un divertimento che viene inesorabilmente inglobato dalla camorra e dalla criminalità organizzata, che se ne serve per i suoi sporchi affari. L’associazione “Allibratori” si è resa protagonista di una mirabile interpretazione in chiave teatrale dell’opera dell’autore partenopeo, riuscendo a rendere bene quello che esprime il libro. Cioè quel lento quanto inesorabile decadere e la facilità con cui, quasi per gioco, gli artigli dei camorristi penetrano nel tessuto di una società, accaparrandosi e incorporando nelle proprie fila i giovani, che rappresentano il futuro. Dal ruolo di palo, con il compito di gridare “o’ pallone” quando arriva un’auto della polizia, a quello di soldato agli ordini del “sistema” con una pistola automatica infilata nei pantaloni il passo è breve, quanto scontato. E questo è bene che i ragazzi lo sappiano e ne vengano a conoscenza. Per questo abbiamo scelto questa lettura che a loro si rivolge e che la coinvolgente interpretazione degli attori ha contribuito a rendere più avvincente e partecipata. Osservando infatti i volti dei ragazzi durante la rappresentazione, sembrava di vedere quelli dei giovani protagonisti del libro. Dalla felicità, i sorrisi e la spensieratezza della prima parte, in cui il gioco e la riflessione su esso è protagonista, si è passati infatti a volti più cupi e pensierosi della seconda parte della rappresentazione, quando i quattro protagonisti del libro hanno ormai appeso i Supersanstos al chiodo e preso in mano oggetti ben più seri e pericolosi che segneranno inevitabilmente le loro vite. Una lezione da imparare e tenersi cara, segnando con un pennarello indelebile su di un semplice supersantos, le proprie impressioni su quanto visto e ascoltato.