IL LEONE AFFAMATO E IL TOPO FURBO
Un giorno c’era un leone molto affamato che incontrò un topo, con una zampa lo afferrò per mangiarselo. Il topo però disse: “ti prego non mangiarmi, ti prometto che ti porterò un animale molto più grande di me”. Il leone disse: “va bene però entro stasera dovrai portarmi un animale”. Il topo andò alla ricerca di un animale, poi si ricordò che conosceva una capra molto sola e triste, andò da lei, la capra disse “te che ci fai qui? Noi non siamo più amici!”. Il topo le rispose: “in verità non sono venuto qui per fare pace, ma per presentarti un animale molto solo e triste come te!”.
La capra visto che si sentiva molto sola accettò la proposta del topo, quando arrivarono dal leone, il topo se ne andò e il leone non esitò un secondo a mangiarsi la capra.
Morale: Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.
Autori: Anna Giorgi, Serena Masi, Elisa Cianchi, Noel Kamolli
LA CORSA NELLA SAVANA
Un giorno nella Savana immensa, piena di alberi, piante e bestie feroci, tre animali si incontrarono sulla riva di un fiume: Il toro, la tigre e la scimmia. Il toro si vantava delle sue possenti corna e della sua forza, mentre la tigre della sua agilità e velocità. A un certo punto sbucò la scimmia da un cespuglio e disse: “domani ci sfideremo ad una gara di forza, agilità, velocità e furbizia”. Il toro e la tigre si misero a ridere e allora andarono a dormire nelle loro tane. La mattina seguente si incontrarono al punto di partenza. La tigre disse: “se vinciamo io o il toro, il nostro premio sarà quello di mangiarti”. E il toro: “anche perché è impossibile perdere contro una scimmia”. Allora la scimmia rispose: “state attenti a quello che dite… siete troppo sicuri di vincere” e si mise a ridere come suo solito. Al canto del gallo la gara iniziò e tutti corsero veloci, superandosi nella savana l’uno contro l’altro senza accorgersi che la scimmia era già arrivata al traguardo saltando sugli alberi. finita la gara disse loro: “ride bene chi ride ultimo”. Il toro e la tigre se ne andarono sconfitti e umiliati. Mentre la scimmia continuò con gli altri animali ridendo alle loro spalle e questo fu il suo premio.
Autori: Giulio Agostini, Anis Baraoumi, Patricia Cianchi, Antonio Dong
IL PAVONE
Il 27 agosto, era il matrimonio dell’oca Giorgina e dell’oca Ulisse. Il pavone era un invitato. Quando arrivò alla fattoria il pavone cominciò subito a mettere in mostra le sue piume. Dopo un po’ cominciò a prendere la situazione in mano. Quando i festeggiati parlavano lui interveniva, poi quando andavano a ballare il pavone entrava al centro della pista. Insomma voleva rubare la scena agli sposi. Un pochino gli invitati resistevano però dopo un po’ lo presero tutti per antipatico. Per l’appunto il giorno dopo era il suo compleanno, e alla sua festa non arrivò nessuno e per questo era molto triste. Andò a scusarsi con tutti gli invitati per come si era comportato, tutti accettarono le sue scuse e andarono alla sua festa, si divertirono molto e andarono a casa felici e contenti.
Autori: Alessia Cecchi, Neri Giovannini, Haiwei Qiu, Oscar Sun
L’AQUILA E IL CANE RANDAGIO
Un giorno un’aquila volava felice nel cielo immenso, ma gli mancava qualcosa. Quel qualcosa nemmeno lui sapeva cosa fosse, però si sforzava di sorridere e volare nell’aria. Ma a un certo punto una forte emozione si impadronì di lui, così si fermò su un montagna pensando ai suoi genitori.
Da lì capì che la sua infanzia non era bellissima; sempre arrabbiato, triste e disprezzato dai suoi. “Non farai nulla nella vita!” diceva il babbo. “Io non so chi tu sia!” diceva la mamma. ”Sei il peggiore fratello che potessi avere!” esclamava suo fratello. Quelle ingombranti parole gli occupavano il cuore privo di lucentezza e felicità. Qualche mese dopo l’aquila decise di farsi un nuovo amico. Passarono giorni e giorni, la ricerca rimase incompleta. Poi si disse: “meglio soli che male accompagnati.” Decise comunque di scendere in città “Ciao da dove vieni? e come ti chiami?” chiese l’aquila a un cane randagio che gironzolava senza meta “Io vengo dalla campagna, ma il mio padrone mi ha abbandonato. Sono qui in cerca di un amico.”
“Posso essere io tuo amico!“ disse l’aquila. “Sì, sono d’accordo!“ Rispose il cane randagio.
Così le loro vite si incontrarono e da quel momento non si lasciarono più, passando il resto dei loro giorni felici e contenti.
Chi trova un amico trova un tesoro.
Autori: Fatima Hamoudi, Sara Beccai, Ilaria Cianchi, Begonet Becagli, Andreea Staicu
LA FORMICA E IL GHIRO
Una mattina una formica andò a lavorare. Mentre andava incontrò un ghiro che dormiva nella sua casa, passò di lì e il ghiro si svegliò e disse: “Perché vai a lavorare? Fai come me, vieni a riposarti su quest’erbetta morbida”. La formica rispose: “NO, io vado a lavoro per pagarmi casa, tu invece stai sempre lì a dormire e prima o poi tu diventerai povero e non potrai più pagare la casa!”.
La formica dopo il discorso con il ghiro andò a lavorare.
La formica dopo tornò a casa mangiò e andò a letto. Il giorno dopo, tornò a lavorare, passò davanti alla casa del ghiro e non lo vide più. Il ghiro non c’era perché lo avevano sbattuto fuori da casa. Mentre proseguiva per la sua strada formica poi vide il ghiro e gli domandò: “Cosa è successo?” E il ghiro disperato: “Mi hanno sbattuto fuori di casa perché non pagavo l’affitto”.
La formica dispiaciuta andò via, pensò che forse gli poteva costruire una casa per fargli una sorpresa. Passarono i giorni e la formica con le sue amiche fece la casa. La formica chiamò il ghiro e lo portò sul posto, gli fece chiudere gli occhi e quando li apri il ghiro dalla gioia svenne.
Ricordatevi: chi dorme non piglia pesci! E soprattutto non sempre c’è qualcuno disposto ad aiutarti.
Autori: Tommaso Buontiempo, Matteo Lei, Caterina Marzano, Hao Zhang
UNA PULCE PREZIOSA
Un giorno la pulce, intraprese un viaggio nella giungla; era stato molto bello ma faticoso, con animali sconosciuti e amicizie lontane.
Quando arrivò nella giungla, era molto caldo, quindi andò a bere nel fiume.
La pulce incontrò un leone e gli disse: “Salve pulce da dove vieni?”.
E la pulce gli disse: “Vengo dal bosco e tu?”
“Io vengo da qui vicino, se vuoi vieni a vedere la mia casa?“
“Ora non posso, devo vedere la volpe” e il leone gli disse: ”Stai attento ci sono dei serpenti, che ti possono avvelenare.”
La pulce per andare dalla volpe, incontrò un serpente che gli disse: ”Ssssssh, sono buono, se vuoi ti porto io dalla tua amica volpe.” Nel tragitto il serpente gli disse: ”Aiuto, aiuto sono incastrato, aiutami!”.
“Ora arrivo ad aiutarti!” La pulce si avviò ad aiutarlo, ma il leone arriva e dice: “È una trappola!”. Ma proprio in quel momento il leone viene morso dal serpente, la pulce andò vicino al leone e gli chiese: “Cosa è successo?” e il leone: “Il serpente e la volpe erano d’accordo per far mordere te!”.
La pulce però chiama tutti i suoi amici e riescono insieme a guarire il leone.
Il leone e la pulce diventano migliori amici.
La morale di questa storia è: chi trova un amico trova un tesoro.
Autori: Sofia Sinforici, Sabrina Cozza, Clarissa Magonio, Emanuel Shimaj