UN RACCONTO DI COSIMO BADALASSI II C
Maria ha poco più di venticinque anni: è una ragazza graziosa con gli occhi dolci e spesso, molto seri. È timida ed introversa, ma questa mattina è particolarmente nervosa: lei, che ha passato tanti anni della sua vita sui libri ed ha conseguito la sua bella laurea, stamattina affronta il suo primo giorno di lavoro, in un’azienda importante. “Finalmente, dopo vari colloqui, si comincia! Che paura!” Entra in un ufficio spazioso, luminoso, bello. Si guarda attorno spaesata, non sa dove andare, se sedere o stare in piedi: si rosicchia le unghie e stringe le mani fin quasi a farsi male, le mani che intanto prendono a sudare.
– Buongiorno signorina! – si sente una voce alle spalle che la saluta e lei si volta un po’ impacciata.
Il signore che ha davanti le sorride simpaticamente e si presenta:- Sono Matteo Orsi, sono qui da boh…un bel po’ di anni! Faccio prima a dirle che me ne mancano tre alla pensione!
Le sue parole sono accompagnate da un sorriso amichevole e gentile.
– Venga Maria, la accompagno a fare un giro degli altri uffici e le presento i suoi colleghi, qualcuno almeno… – e si avvia.
Maria, nonostante la serenità che quel signore non più giovane le trasmette, non si sente affatto tranquilla. “I colleghi? Tutti? Insieme?” E non riesce ad evitare di staccarsi una delle ultime pellicine del pollice. Pensa alle raccomandazioni di sua madre che le diceva di stare tranquilla. Il giro tra i colleghi ha inizio: uno, due, tre…Al terzo il signor Matteo la guarda e vedendola a disagio interrompe le presentazioni e le propone:- Sa Maria che mi è venuta voglia di un caffè?- e così si avviano verso il distributore, con la ragazza che tira un sospiro perché tutti quei volti nuovi la stavano mettendo a disagio. “Un po’ per volta,” pensava…”gli altri domani”.
– Stia tranquilla Maria, capisco…è normale che uno si senta un po’ nervoso il primo giorno in un ambiente da scoprire – e di nuovo un sorriso sincero ed accogliente.
– Sì, sì…mi sento così a disagio…spero di essere all’altezza – dice Maria con un filo di voce.
– Senz’altro…il suo è un ottimo curriculum…vedrà che starà bene qui con noi. Sa che facciamo? Le faccio vedere la sua postazione! – e la conduce ad una scrivania grigia e nera con un grosso computer sopra.
Maria lo segue e ad un suo cenno si siede. Matteo le accende il computer e le mostra uno dei programmi più usati per il loro lavoro.
“Oh no!!” pensa sconfortata “chi lo conosce?!”
Le ritornano in mente tutti i libroni che ha letto e studiato negli anni dell’università, i bei voti presi e tutte le cose ancora da imparare. Si volta verso Matteo che le dice:- Chiedi pure, sono qui.
“Non so da dove cominciare a chiedere” pensa Maria.
Quell’uomo gentile le sorride ancora e la ragazza, dop
o un gran sospiro, pensa che: “Sì, domani andrà meglio…forse”.