Animali e Ambienti Fantastici
Il progetto “Animali Fantastici” nasce da un’idea della professoressa Valenti, docente di matematica e scienze. Si tratta di un laboratorio pratico-teorico proposto agli alunni della 2^D che aveva come fine lo studio dei vertebrati, attraverso una modalità creativa, divertente e di gruppo.
Come è stata organizzata l’attività
La classe è stata divisa in gruppi, ad ognuno dei quali è stato assegnato una classe di vertebrato (mammiferi, anfibi, rettili, uccelli, pesci).
Il compito consisteva nell’immaginare di far parte di un gruppo di ricerca internazionale impegnato nell’ipotizzare come, per effetto dei cambiamenti globali, si sarebbero modificati gli ambienti sul nostro pianeta. Non solo, la ricerca avrebbe considerato anche come gli esseri viventi si sarebbero potuti adattare a questi cambiamenti.
All’interno di ogni gruppo di lavoro, i ragazzi dovevano scegliere un “tutor”, ossia una persona che si sarebbe presa la responsabilità di coordinare il lavoro da svolgere, monitorarlo, risolvere eventuali problemi e conflitti. La funzione di questo ruolo è molto importante perché la buona riuscita del lavoro, dipende molto dalle indicazioni e dalla gestione del gruppo che il tutor dà. Il tutor, inoltre, ha la facoltà di scegliere un suo collaboratore.
L’obiettivo del laboratorio: cosa realizzare? Un animale fantastico nel suo ambiente
Gli studenti dovevano realizzare una produzione grafica o, in alternativa, creare un ambiente tridimensionale utilizzando materiale da riciclo. Sia l’elaborato grafico sia quello tridimensionale dovevano rappresentare, entrambi, un ambiente di fantasia popolato, al suo interno, da un “vertebrato fantastico”.
La scelta dei materiali da utilizzare, oltre alla fase di progettazione vera e propria, si è rivelata un elemento fondamentale per la buona riuscita del progetto di ogni gruppo. A questo proposito, sono state realizzate delle interviste a tutti i partecipanti al progetto per avere un riscontro sia delle difficoltà incontrate in itinere, sia delle soddisfazioni ottenute dal lavoro in squadra e dal vedere il proprio elaborato prendere forma, piano piano.
Le riflessioni e i ringraziamenti
Con la docente di lettere, professoressa Godani, in un secondo momento, è stato fatto un lavoro di riflessione e confronto che ha dato vita ad un cartellone dell’esperienza fatta, poi attaccato alla parete della classe.
Le difficoltà maggiori, emerse dalle interviste fatte protagonisti, sono state le seguenti: l’organizzazione del lavoro in gruppo, il tempo limite imposto dal docente e la suddivisione dei ruoli. Nonostante le complicazioni, i gruppi sono riusciti a superare divergenze e problemi tecnici, portando a termine il loro elaborato, realizzando modelli colorati, fantasiosi e ben strutturati.
Non è mancato, all’interno del cartellone, anche uno spazio dedicato alla professoressa di matematica e scienze contenente una nostra lettera di ringraziamento, per averci fatto intraprendere un percorso stimolante didatticamente ed emotivamente.
Niccolò M. per la 2^D