La festa di Pésach
La festa di Pésach o Pesah (passaggio) commemora il passaggio dalla schiavitù in Egitto alla libertà.
Pésach è celebrata dalla maggior parte degli ebrei, che la considerano una festa religiosa/nazionale.
Le grandi famiglie si riuniscono intorno alla tavola e ascoltano la storia dell’Esodo, ovvero quando gli Israeliti uscirono dall’Egitto e furono guidati da Mosè nel deserto per 40 anni fino ad arrivare alla Terra Promessa.
Pésach è una grande festa con cibo abbondante, si canta e si beve vino.
Quando la famiglia si siede intorno al tavolo, preparato per la cena di Pasqua, leggono un libro chiamato “Haggadah”, in cui è scritta la storia e i fatti accaduti nell’Esodo in forma liturgica.
Sulla tavola non può mancare il piatto tipico che contiene 5 elementi:
- Zeroah: un pezzo di spalla di animale (può essere sia di agnello, sia di pollo) che rappresenta il sacrificio nel tempio;
- Charoset: una poltiglia che ha il colore della calce e che rappresenta il cemento utilizzato dagli schiavi ebrei in Egitto per costruire i mattoni delle piramidi;
- Beitzah: sodo che rappresenta il duro lavoro e la circolarità della vita;
- Maror e Chazeret: vari tipi di erbe amare che ricordano l’amarezza della vita durante la schiavitù;
- Karpas: verdure diverse dalle erbe amare che simboleggiano la speranza in un rinnovamento.
Un altro piatto, invece, contiene tre pani azzimi (matzot) che ricordano quelli che gli ebrei durante la notte di Pasqua, per la fretta di scappare, non sono riusciti a far lievitare.
Infine, sul tavolo non può mancare il vino, che simboleggia la gioia della festa.
Valentina R. 3^F